martedì 21 febbraio 2012

Nessuno parta per l'America alla cieca

"La Voce Cattolica", n. 97, 23 agosto 1881 (Emigrazione trentina e giudicariese di segantini verso Argentina e Stati Uniti)

Emigrazione (Corrispondenza Giudicariese 20 agosto). La siccità presente ci portò un risveglio straordinario per l'America. Un tale di Drò ne' passati dì faceva in questa valle incetta di segantini per gli Stati Uniti collo sbarco a Nuova Orleans. Il lavoro consisterebbe nel preparare le traversine di una strada ferrata offerendosi a questi lavoratori sette franchi e mezzo al giorno, ovvero un franco ogni traversina; osservando che il lavoro durerebbe almeno per un'anno e mezzo. Le spese del viaggio da Genova in poi sarebbero sostenute dall'ingaggiatore e quindi rimborsate un po' alla volta dagli operai. Anche qui si tratta di emigrazione di singoli individui e non di famiglia. - Pare che i sottoscritti a quest'emigrazione fossero oltre 200; però al momento della partenza, che fu ai 18 corr., il numero si diminuì e da quanto potei saper di certo dalle Giudicarie esteriori partirono per questa destinazione circa 50 individui, la maggior parte di Lomaso. La causa di questa diminuzione si fu la mancanza di viatico da qui a Genova per alcuni, e per altri la poca fiducia di felice riuscita. Avrà ragione chi partì o chi restò? Il mio parere si è che per il lato materiale, vista la buona fama dell'ingaggiatore, non ci sarà nulla da dubitare di un buon esito; ma per il lato morale ci ho i miei timori. Sebbene oltre mare, pure anche quelli sono lavori alle strade ferrate, e perciò portano con sé agglomeramento di molte persone nel lavoro e quel che è peggio nel riposo; facile adunque la propaganda del vizio per parte dei più sboccati e scapestrati, ed in conseguenza temo una nuova edizione di quello che avvenne in Europa in simili lavori. E se dal lato morale si sta male, i guadagni vanno a spasso. E' ben vero che grazie al militarismo presente, i più di questi emigrati sono uomini adulti, e per lo più ammogliati, da conoscere, come si dice, il viver del mondo, e che avendo a casa moglie e figli che aspettano pronto sussidio, dovrebbero aver giudizio e pensare al guadagno e non allo stravizio, ma lo faranno? Questo è quanto sapremo in pochi mesi.
Ai primi di settembre partiranno alla volta della Repubblica Argentina ancora cinque o sei figli di famiglia da Lomaso chiamati colà da altri compaesani. Questi ultimi sebbene abbiano da subire per intiero la grossa spesa del viaggio, vanno però al sicuro; l'esito buono viene assicurato dalle notizie che giungono ogni mese dai primi emigrati e confermano quanto vi scriveva nell'ultima mia relazione. Affinché però le mie parole non influiscano malamente finisco col ripetere quello che dissi l'altra volta, che nissuno parta per l'America alla cieca, alla sorte o solo fidato sulla parole fallace di qualche speculatore, ma solo se è chiamato colà da qualche parente od amico. Le cautele a questo riguardo non sono mai troppe. 
R.

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