L'emigrazione nelle citazioni di don Guetti

" [..] per le Giudicarie è necessaria l'emigrazione invernale in Italia; è utile  l'emigrazione anche in America, ma è dannosissima sotto ogni aspetto l'emigrazione ai lavori delle strade ferrate"                 

"Maria, stella del mare, li accompagni e li protegga sull'onde e sulla terra, e la Croce miracolosa serbi nei loro cuori la fede avita affinché in pochi anni ritornino a noi buoni cristiani ancora e con buon peculio".                                                                                                    

"Qual'è la morale di tutta la favola? Se non ci fosse l'Italia, noi giudicariesi dovremmo crepare dalla fame. Noi, quasi tutti buoni soltanto a consumare e non a guadagnare, preghiamo ogni giorno per i nostri assenti, affinché stiano sani di anima e di corpo, onde a Pasqua ci portino il cum quibus, da tirare innanzi questi quattro giorni che stiamo in questo mondo mal disposto".                                     

"Una troppo dura necessità costrinse molti de' nostri ad abbandonare per sempre la patria trentina, divenuta per esse sterile nutrice e senza loro colpa. Sebbene all'apparenza uscisse dalle loro labbra armonioso il canto della partenza Vos' tu venire in Merica, pure stuonava coi battiti de' loro cuori, i quali sanguinavano al distacco dalla patria, dai parenti dagli amici. Oh! li vedemmo noi quegli occhi rossi dal pianto! Il povero nostro cuore è ancora ferito da quelle scene strazianti![..]"                         
Statistica dell'emigrazione americana dal 1870 in poi


"Faremo istanza al governo della Repubblica Argentina che ci favorisca il tragitto del mare gratis, ed allora patria addio, passeremo tutti, compresi i nostri affamati curati, agli antipodi"

"L'emigrazione americana è un bene o un male? A questa domanda, posta innanzi a brucia pelo e così secca secca, non si può rispondere subito assolutamente con un sì o con un no". 
Almanacco Agrario pel 1893


"Anche in America si recita e si canta la Salve Regina senza cambiare le parole in hac lacrimarum valle. Anche colà bisogna guadagnarsi il pane ed il paradiso col sudore vultus tui. Quindi quelle famiglie che nel nostro Trentino possono vivere anche strusciando un poco, non emigrino; ma animando i proprii membri all'attività, e a maggiore economia, procurino di trovare quì la propria America".

"Non sarebbe quindi denaro sprecato se le casse comunali, provinciali ed erariali si alleggerissero di un poco col facilitare il trapasso di queste famiglie all'America. Sarebbe un tanto di risparmiato per un non lontano avvenire. In questo modo l'emigrazione diverrebbe precisamente una valvola doppia di sicurezza, uscendo il vapore sovrabbondante e pericoloso che restando nella caldaia la farebbe scoppiare. Vale a dire, mentre si darebbe libero sfogo per vivere altrove a tante famiglie, si salverebbe l'erario comune che altrimenti verrebbe consumato per tanti poveri infelici che restano in paese. Per queste famiglie adunque ritengo utile l' emigrazione americana".

"Cosicché Don Mentore è di opinione che piuttosto di vedere tanti giovinastri oziosi gironzolare quà e là le feste e le Domeniche mangiando denaro in bettole ed in balli, e dando gratis lezioni di moralità alle ragazze, è meglio, mille volte meglio che vadino a seppellirsi sotto terra nelle miniere di carbon fossile degli Stati Uniti per risuscitare di quando in quando con qualche sterlina per i loro genitori che in brevi anni gli aspettano poi per la coscrizione".

"Non mancano però di quelli che per poter alla meno male mantenere moglie e prole, prima di accompagnarsi, emigrano alla America per farsi una buona dote, e questi non li condanno, ma anzi li lodo; tre o quattro anni di America dopo la leva e prima del matrimonio non sono anni perduti, ma anni guadagnati pel futuro benessere della famiglia. Ma non posso lodare giammai que' cotali, che s' affrettano ad ammogliarsi subito dopo la leva e poi piantano là la giovane moglie, dopo pochi mesi di unione, e passano i mari per guadagnare il necessario alla futura famiglia. Questi matrimonii presto fatti e tosto disfatti mi suonano malissimo sotto tanti aspetti, e più di tutto sotto l' aspetto morale e religioso. Eppure quanti da noi emigrano in queste condizioni!"

"Non è da consigliarsi e quindi non è utile l'emigrazione di troppo giovani sotto ai 17 anni e dei troppo vecchi sopra ai 50 anni. 
Non è da consigliarsi e quindi non è utile 1'emigrazione degli ammogliati recentemente. Non è da consigliarsi e quindi non è utile l'emigrazione di famiglie intiere che, possono vivere in patria anche con qualche sensibile sacrificio. 
Invece potrà essere utile e vantaggiosa l'emigrazione di famiglie intiere, che prevedono probabilmente di non poter vivere in patria senza gli aiuti dei pubblici fondi, e che sieno disposte ad emigrare in colonie agricole già costituite e nelle quali trovansi dei nostri connazionali. 
Potrà essere utile e vantaggiosa l'emigrazione dei giovani dai 18 anni fino all'epoca della leva sotto la tutela di qualche provetto compaesano. 
Potrà essere utile e vantaggiosa l'emigrazione di giovani fuori di leva e prima di passare al matrimonio. 
Potrà essere utile e vantaggiosa anche l'emigrazione di padri di famiglia prima dei 50 anni, quando il numero della prole si fa troppo superiore ai mezzi di sussistenza".

" [..] ad ognuno di essi consegnava una medaglia della Madonna, esigeva la promessa che ogni giorno le avrebbero recitato almeno un'Ave Maria, e che lo avrebbero informato del loro stato. E quei buoni curaziani non dimenticavano gli avvisi del loro curato: prova ne siano le continue lettere che a lui indirizzavano dall'America, l'affidarsi a lui in tutti i loro affari, lo spedire a lui il frutto dei loro guadagni".                                  
 A Don Lorenzo guetti campione, p. 6, 1898

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