sabato 13 aprile 2013

Il caos nella scuola

"La Famiglia Cristiana", 16 novembre 1896 (Articolo di protesta di don Guetti riguardo la situazione di caos che regnava nella nomina dei maestri e nello stabilire il loro compenso)

Giudicarie ,14.
(Scuole). Nulla dies sine linea; e questa volta parliamo di scuole. E' detto tutto quando si dice che non passa giorno che si mandino mille benedizioni ed una (ma di quelle scritturali) alla nuova legge ed ai loro autori. Ormai costoro hanno meritato il terzo cielo, che il purgatorio avrebbero dovuto farlo in questi tre anni di vita e miracoli del loro portato. Le scene, le questioni, le brighe, le esorbitanze, le escandescenze, le multe, le minacciate prigionie, il caos insomma che ovunque regna a proposito di scuole presso di noi, e credo anche nel resto del Trentino, è pressoché indicibile. Accenno quà e là quello che mi viene alla memoria. Consiglio distrettuale e provinciale lavorano indipendentemente ch'è una meraviglia. Quest'ultimo nomina una maestra ausiliare per un distretto senza darne notizia al distretto che ne resta privo. Viene il giorno dell'apertura delle scuole, e la maestra non viene. Il Comune scrive al Consiglio distret. che mandi una docente; e questi risponde che la docente è la N.N. e quindo non può mandarvi altra docente. Si viene poi a sapere che N.N. dal Consiglio provinciale è stata mandata altrove senza darne parte al Consiglio distrettuale!... In altri luoghi non si hanno docenti approvati e abilitati da mandare; e come si fa per contentare il buon popolo che tace e paga? Ove si desiderano maestre invece che maestri, invece si mandano maestri. Ove poi si dovrebbero mandare maestri, perché si tratta di borgate e di capitali di Distretto, si mandano maestre invece di maestri!
Qui si spediscono i decreti di nomine magari definitive senza che il Consiglio locale ne sappia un'acca; d'altra parte si spediscono decreti di maestri e maestre ausiliari, e vi si assegnano importi di pagamento con tale autorità ed indifferenza, come se i denari delle casse comunali fossero lì a disposizione di un Consiglio Distrettuale a suo piacimento. Ma ed i preventivi comunali si fanno o non si fanno? O pare indifferente a que' signori lo spendere e spandere 100 fiorini più o meno per un povero comune? Infatti è una babilonia veramente graf.. fica ecco tutto.1
Cronista

1. Non era la prima volta che don Guetti si lamentava riguardo le condizioni scolastiche del distretto; si vedano ad esempio le motivazioni che lo portarono a dimettersi dalla carica di ispettore scolastico distrettuale a Quadra nel 1892 (vai al link) o la vicenda riguardante la nomina della maestra Angela Benini per la scuola si Stumiaga (vai al link).
Per approfondire invece il ruolo di don Guetti nella scuola di Quadra si vedano ripettivamente i seguenti link:

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