lunedì 15 aprile 2013

Noi non fummo oziosi nel passato anno

"Bollettino C.P.A.", febbraio 1887 (Discorso del presidente all'adunanza generale del consorzio agrario distrettuale di Santa croce del Bleggio a Ponte Arche il 24 gennaio 1887. Resoconto dell'attività relativa a mostre bovine, bachicoltura, pedonerie rurali, messaggerie e preventivo delle spese per l'anno 1887.)

Adunanza generale tenuta dal Consorzio agrario distrettuale di S. Croce al Ponte delle Arche addì 24 gennaio u.s. Erano presenti oltre al Presidente e Vice Presidente, tutti i delegati Consorziali e buon numero di soci da rendere pienamente legale la seduta. Apre ad ore 9 1/2 la sessione l'On. Presidente D.G.B. Lenzi colle seguenti parole: "Onorevoli soci! Eccoci coll'aiuto di Dio arrivati al principio d'un nuovo anno e secondo dacché ho l'onore di presiedere questo nostro sodalizio. Nel mentre dò a tutti il benvenuto e faccio auguri sinceri di felice avvenire per tutti, giusta il nostro statuto devo in questa sessione richiamarvi alla memoria il fatto da noi nel passato anno ed accennarvi il da farsi nel presente.
Da prima conforme al preventivo fatto l'anno scorso si fece la provvista di due nuovi trinciaforaggi, i quali passati ai soci di Lomaso e Banale corrisposero pienamente, cosicché si espresse il desiderio di moltiplicarli ancora se fosse possibile. Oltre alla solita esposizione per torelli tenuta qui al Ponte delle Arche, si concorse con buon contingente anche all'esposizione di bovini e caseificio fatta in Trento ed ho la compiacenza di segnalare i due premi ivi ottenuti nei bovini ed uno in caseificio dagli espositori di questo Consorzio.
Si procurò di migliorare al meglio possibile oltre la pastoreccia, l'aumento dei foraggi e godo in questo accennarvi le non indifferenti provviste fatte di concimi artificiali ed i numerosi appezzamenti ridotti novellamente a prato.
Anche la bachicoltura non fu dimenticata quest'anno; anzi dopo aver distribuito gratis a più soci del seme-bachi per allevamenti sperimentali avuto dal Consiglio d'Agricoltura, si raccomandò l'istituzione di camere d'incubazione regolari e comulative coi sistemi ultimi perfezionati ed in ispecie coll'introduzione delle stufe Pucci e già nella passata primavera due di queste funzionarono regolarmente una a Druedo, l'altra a Larido ottenendosi ottimi risultati ed avendovi incubate oltre le 130 oncie di seme. Se la Giunta bacologica di questo Consorzio desistette quest'anno dalla confezione di seme-bachi proprio, alla considerazione che questo a bassissimo prezzo già ci viene offerto dal Consiglio d'Agricoltura di Trento, tentò quest'anno un' altra prova di attività bacologica, quale si è quella di confezionare seme-bachi industriale in via cooperativa e vi posso segnalare in questo la bella concordia ottenuta nel Comune di Larido ove si confezionarono in questo modo oltre le 60 oncie di seme verde ed incrociato, il quale ad opera finita costerà appena 60 soldi l'oncia!! Se la prova riesce a sufficienza, come si spera, il Consorzio è intenzionato di estendere in egual modo la sua azione ad altri paesi di questo raggio consorziale affine di eliminare da questa valle l'introduzione di seme-bachi forestiero e d'incerta e bontà e così fermare in paese un ingente somma improvvidamente sprecata.
Ritenuto che l'azione di questa nostra società debba estendersi a tutti i rami materiali di progresso agricolo e commerciale, questo Consorzio non poté essere indifferente al triste modo con cui pel passato si faceva la relazione commerciale ed epistolare sia nell'interno che all'estero della valle e perciò si diede a tutt'anima per introdurre in questo ramo consorziale il servizio delle pedonerie rurali erariali tanto utili ed economiche. Se tristi tergiversazioni ed opposizioni impedirono l'attività del Consorzio per parte di chi men si doveva, pure ho la compiacenza di assicurarvi che il Bleggio Superiore è rinato a novella vita colla nuova pedoneria ottenuta mercè di questo nostro sodalizio, e vorrei che tutti voi foste sul luogo a toccar con mano i vantaggi ottenuti, perché non tardereste un sol momento a dimandar per voi quello che noi già godiamo.
Di più ottenemmo una nuova Messaggeria tutta propria per questa valle e che già ai primi di maggio entrerà in piena attività a buon mercato e con orario tale che ci sarà concesso portarci a Trento e ritornare in un sol giorno con una fermata in città di più di 6 ore. 
Dovrei ora accennarvi l'iniziativa presa da codesto Consorzio nel preparare il gravame da presentarsi alla Giunta prov. nella grave vertenza sul Casatico, ma la relazione di quella seduta già fatta stampare e divulgata v'è a tutti nota e mi dispensa dal parlarvene d'avvantaggio; solo conchiudo col dirvi che noi non fummo oziosi nel passato anno, e v'assicuro che non lo saremo nell'avvenire quando l'opera di questo Consorzio sarà aiutata da voi e dai Comuni di questa valle, i quali tutti ad eccezione del Bleggio Superiore, sono ancora fatalmente indifferenti, non volendo fin qui contribuire all'opra nostra nemmeno coll'associarsi alla nostra Società!
Ora nel mentre vi presento per la disamina il consuntivo 1886 presentato dal nostro cassiere, attenderò i vostri desideri onde formulare il preventivo di quest'anno, facendo però in modo che questi si limitino sempre alle possibili rendite della nostra Società e quindi riesca concretato in modo da realizzarsi in verità. Quindi se pel passato l'unica fonte d'entrata era quella de' sussidi governiali, questi già vanno diminuendo e perciò su questi poco hassi da calcolare; resta dunque che noi stessi pensiamo a vivere da per noi e se la vita nostra resterà perciò meno appariscente, in realtà sarà più fruttuosa perché più indipendente". 
I bravo e bene ripetuti accolsero con piena soddisfazione questa relazione del Presidente. A questo punto dimanda ed ottiene la parola il Vice Presidente, Sig. Valentino Menestrina. Questi esordisce coll'accennare qualmente con dolore e rincrescimento non per nessun altro motivo che quello della sua allontananza dalla valle, lo costringe a dare la rinunzia da Vice-Presidente. Ringrazia tutti dell'onore e stima verso di lui posta per il passato, fa auguri di sempre maggiori progressi per la nostra Società e raccomanda in modo speciale il ramo pastoreccia, il quale senza confronto alcuno deve essere il cespite di maggior entrata a questa carissima valle. Risponde tosto il sig. Presidente e ringrazia il rinunciante delle zelanti cure ed indefesse prestazioni prodigate alla Società e se a malincuore per la forza delle circostanze deve accettarne la rinunzia, invita l'assemblea ad associarsi ai suoi ringraziamenti alzandosi e tutti s'alzano volenterosi.
Si passa quindi al secondo punto dell'ordine del giorno, disamina del consuntivo 86, e qui prende la parola il cassiere e prelegge lo stato dell'azienda consorziale dare ed avere, e questa pienamente approvata viene passata ai due revisori nominati: sigg. Giuseppe de Prez e Tommaso Rocca ambedue soci della Società.
Al III punto del giorno, preventivo 1887, dopo aver sentito tutti i desideri dei comparsi, si concreta l'uscita con fior. 750 ai titoli Pastoreccia, Caseificio, Frutticoltura, Bachicoltura, Viticoltura e Macchine agrarie, interessando la presidenza che per aumentar l'entrata si volga alla concorrenza ancora de' comuni locali.
Al IV punto si prelegge il decreto Capitanale che invita il Consorzio a rilevare lo stato del vivaio d'alberi fruttiferi del sig. Beluta d'Andogno, denunziato come infetto dal pidocchio del sangue e vengono delegati per l'ispezione a riferimento i sigg. Luigi Rigotti e Vitto Fontana di San Lorenzo.
Al V punto si dà lettura della circolare del Consorzio agrario distrettuale di Trento ove si sollecita una pronta carità in favore degli incendiati di Mattarello, e si conchiude di effettuare una questua tra soci seduta stante la quale da f. 8.69.
Al VI punto relativamente alle disposizioni da prendersi riguardo all'uso degli attrezzi di caseificio proprietà consorziale, si delibera di devenire alla vendita degli stessi a condizioni di favore pei caselli modello colla preminenza pel casello di S. Croce e di ciò si da incarico alla Presidenza.
Al VII punto di delibera di interessare la presidenza onde dai comuni del distretto si concorra con qualche quota in denaro per realizzare un' esposizione annua di vitelle e vacche da tenersi assieme a quella di tori e torelli al Ponte delle Arche, coincidendo possibilmente col mercato mensile d'animali, riservando ad altra sessione dopo le risposte de' comuni le ulteriori pratiche in proposito.
Infine dopo prelettura della lettera lusinghiera mandata alla Presidenza dall' on. Omobono Bonomi in ringraziamento della sua nomina a socio onorario di questo Consorzio, il sig. Presidente fa la proposta di premiare le solleciti premure e le distinte pratiche in pro della viticoltura dei sigg. Luigi Rigotti di San Lorenzo e di Romedio Merli di Sclemo; ed accennando alle strettezze finanziarie della Società, crede opportuno farlo con un decreto di onorificenza, e tutta la assemblea aderisce ad unanimità.
Non venendo poscia presentate altre domande, il sig. Presidente ringraziando dichiara chiusa la seduta, invitando pella firma del protocollo il R. Don Filippo Degasperi ed il sig. Giuseppe Martinelli.
Fin qui l'operato di questo Consorzio il quale con piacere lo dico, va meritando la fiducia di questi popolani che sempre più aumentano i socii dello stesso.

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