domenica 15 gennaio 2012

Lettera di don Guetti al Vescovo

1880 luglio 12: lettera di don Guetti al vescovo per chiedere una dispensa per il giuramento di castità fatto da una ragazza della sua curazia.
"Illustrissime ac Reverendissime Domine
Tizia ex confessorii consilio verginitatis vatum enusit, seu vatum non nubendi, ad tempus et quidem a festa Immacolata Conceptionis B. M. Virginis anni 1879 usque ad festum Eiusdem Assumptionis anni 1880. At insperata occasione nubendi sibi oblata, sponsalia inuit et iam prima proclamatio facta fuit.
Nunc vero matrimonium licite contrahere volens in decursu huius mensis Iulii, dispensationem de promisso impedimento humillime petit per me.
Quadra IV Ides Iulii 1880                            Primissarium Curatum
                                                                     p. Laurentium Guetti"


“Illustrissimo e Reverendissimo Signore, 
Tizia su consiglio del confessore fece voto di castità temporanea, cioè voto di non sposarsi, precisamente dalla festa dell’Immacolata Concezione della beata Maria vergine (8 dicembre) dell’anno 1879 fino alla festa della sua Assunzione (15 agosto) dell’anno 1880. Ma, offertale un’insperata occasione di sposarsi, avviò le pratiche matrimoniali e già è stata fatta la prima pubblicazione. 
Così ora, volendo lecitamente contrarre matrimonio nel corso del mese di luglio, chiese molto umilmente a me la dispensa dal premesso impedimento.
Quadra, 12 luglio 1880.                              Primissario Curato
                                                                     p. Lorenzo Guetti”

La risposta del vescovo:


La domanda non è appoggiata a motivi tali che giustifichino tanta premura da dover mancare ad una promessa fatta al Signore, promessa che d'altronde merita bene d'esser rispettata da chiunque crede che il (benessime) nello stato matrimoniale dipenda anzi tutto dalla benedizione di Dio.

La risposta dell'Ordinariato:



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