giovedì 5 gennaio 2012

Don Guetti e la Via Crucis di Quadra


 Una delle poche concessioni che don Lorenzo ottenne nei primi anni trascorsi nella curazia di Quadra fu quella di erigere una via Crucis nella chiesa di Sant Antonio di Bivedo. La richiesta di don Lorenzo avvenne con lettera del 20 luglio 1882 e l’Ordinariato rispose con in data 25 luglio. Il documento specificava inoltre che sarebbe stato mandato un padre dell’ordine minore dei riformati, Costantino Clesio, per benedire le stazioni della Via Crucis.
L’evento avvenne il 20 agosto 1882 e don Lorenzo, per sottolinearne l’importanza, scrisse un documento sul verso della concessione vescovile, “a perpetua memoria” di quel giorno di festa. Giorno che era anche “festa di San Gioachino compatrono di questa curaziale” e “onomastico del regnante Sommo Pontefice Leone XIII Gioachino Pecci”. “La solennità fu straordinaria”, commenta il curato di Quadra, con oltre duecento comunioni e “musica di cantori di Madice”. La benedizione e l’erezione della via crucis avvenne nel dopo pranzo. La festa si protrasse per tutto il giorno con grande folla anche dai paesi vicini. Altre indicazioni di don Lorenzo riguardano lo svolgimento della processione, portando i quadri della via Crucis per il paese seguendo il percorso dalla chiesa, girando attorno alla fontana e ritornando per la strada vicino a “casa Pellegrinatti” ovvero l’odierna casa Zennari. I Zennari, come mi confermano gli attuali possidenti della casa Franco con la moglie Bruna, acquistarono la casa dalla famiglia Pellegrinatti che emigrava in America. 
La festa continuò fino a sera quando “un’improvvisata di fuochi di tia illuminò il paese con un disegno a forma di croce con ai lati una grande S e una G a simboleggiare e festeggiare San Gioacchino.La tia non è altro che il legno scorticato tratto dalla pianta di pino silvestre particolarmente infiammabile perché ricco di resina. In questo caso, tali legni venivano posizionati su prati scoscesi a formare un’immagine o una scritta a cui veniva dato fuoco durante la sera quando era già buio.
Dal documento viene riferita la fonte delle offerte necessarie per erigere la via Crucis “provveduta con l'elemosine alla raccolta de' bozzoli col valore fiorini 200 in tutto”. La provenienza è confermata dagli elenchi riguardanti l’“evidenza sopra la raccolta de' bozzoli in favore della Chiesa di Sant Antonio” redatti da don Guetti. Nell’elenco compaiono varie note relative al pagamento della nuova Via Crucis. In particolare in una nota del 1880 si legge “sborsato per caparra della Via Crucis allo stesso fiorini 18.70”. Nella nota precedente è riportato un altro pagamento a “Carlo [Luader] e Antonio” che probabilmente furono i fornitori/autori delle nuova Via Crucis di Quadra. Altre note di pagamento nel 1881 fanno riferimento anche ad altri committenti: “Dato a Castelvedere per Via Crucis fiorini 30”. Interessante risulta una nota in cui si riferisce che don Giovanni Salvadori di Bono (deputato alla Dieta di Innsbruck e al parlamento di Vienna fu convinto sostenitore, come don Lorenzo, dell’autonomia trentina) aveva contribuito all’erezione della Via Crucis di Quadra con 10 fiorini. Altre annotazioni degli anni successivi fanno riferimento a spese di manutenzione dei quadri. Ad esempio nel 1885 per “un braccio d’ottone morte di via Crucis” furono pagati 7.60 fiorini.

A PERPETUA MEMORIA

In questo dì 20 Agosto, Domenica terza del mese, festa di San Gioachino compatrono di questa curaziale giorno onomastico del regnante Sommo Pontefice Leone XIII / Gioachino Pecci / con solennità affatto straordinaria consistente in numero grande di SS. Comunioni /oltre 200/ con Messa solennemente cantata e musica di cantori di Madice, predica al mattino, aldopo pranzo si fece la Benedizione ed erezione rituale della Via Crucis, provveduta con l'elemosine alla raccolta de' bozzoli col valore f.ini 200 in tutto. Tutto il dì fu rallegrato da continui spari di mortaretti e da gran concorso di popolo dei paesi circumvicini.
La processione con i quadri della Via Crucis portati dai confratelli si fece uscendo dalla porta maggiore discendendo per la stradetta della fontana e ritornando dalla strada comune ed attorno la casa Pellegrinatti, essendo la via all'interno del paese stupendamente ornata a festa. A notte poi un'improvvisata di fuochi di tia chiudeva questa sollennità che resterà memoranda nei fasti di questa Curazia. Il disegno dei fuochi era il seguente: segue disegno a forma di croce con una grande S e G ai lati

Quadra 20 Agosto 1882                                                                                                     pte Don Lorenzo Guetti
                                                                                                                                                      Provvisore Curato

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