sabato 11 febbraio 2012

La cooperazione rurale. Due parole di introduzione

"La Famiglia Cristiana", 14 novembre 1892 (Spiegazione di don Guetti in forma di dialogo riguardo la nascita della prima cooperativa di consumo trentina)

Nostre corrispondenze
Giudicarie, 10
          (La cooperazione rurale. - Due parole di introduzione).*) - Dopo le opere stanno bene anche le chiacchiere. Si vuole che dica alcunché sul movimento cooperativo rurale di nuovo genere, che di giorno in giorno va dilatandosi in queste valli, allo scopo di estenderlo anche altrove quando fosse riconosciuto veramente utile. Cedo quindi alle istanze, e dopo un silenzio giornalistico abbastanza lungo mi presento ancora ai miei vecchi amici tutto d'un pezzo come un masso granitico. Chiedo scusa se lo stile facile e popolare di Renzo d'altri tempi, non sarà tale al presente sotto i capegli che s'inargentano. Procurerò egualmente d'essere chiaro anche nel labirinto delle rubriche e delle finche dell'azienda cooperativa, come lo era forse anche troppo quando si trattava di capre, di pauperaglia, d'emigrazione. Un accidente provvidenziale mi ha messo per questa via, e non mi rincresce niente affatto della cosa, perchè vedo riuscire a tutto vantaggio di questo nostro popolo si bisognoso di vero e pronto aiuto.
          Due anni fa  mi si presentano alcuni miei amici popolani, e mi colpiscono a bruciapelo con questa domanda: - Lei, signor Curato, ci deve fare un piacere - Ed è? - Quest'inverno siamo stati in Piemonte; abbiamo visto e provato quanto bene fanno colà i magazzini cooperativi; Lei deve aiutarci a metter su qualche cosa di simile anche qui da noi . - Ma che? io adesso dovrò, come prete, fare il negoziante? Vi pare che sia cosa manco da pensarci? - Che negoziante? Qui si tratta di aiutare noi contadini a provvederci da noi stessi il necessario alla vita con minor spesa possibile; qui non ci deve essere nissun barlume di negozio come intende Lei, ma una specie di società cooperativa ecc. Qui abbiamo portato alcuni statuti, li esamini, e poi ne metta insieme uno che faccia al nostro caso. Domenica prossima verremo a prendere una risposta, ma la vogliamo affermativa addirittura.
          E la prossima domenica, finite le funzioni della sera, gli amici puntualmente furono in canonica, e la cosa fu combinata, se non in tutte le sfumature, almeno nei tocchi principali della grande tela quale dovea poscia venire.
          Confronti di statuti di quà, consigli e pareri di là, fatto sta che dopo due mesi si aveva abboracciato uno statuto qualunque che veniva preletto ai primi futuri soci.
          - Benone, benissimo! Proprio quello che ci vuole!... - furono le risposte degli amici alla sua lettura. Ma ci mancavano tante cose perché fosse in tutto e da per tutto legali. Consultai notai, avvocati e persino consiglieri di Tribunale, finalmente dopo un anno si poté presentare lo statuto all'approvazione dei soci, e indi chiedere che la prima Società cooperativa di acquisto o smercio di generi di prima e più comune necessità fosse inscritta nei pubblici Registri Consorziali. Col primo luglio 1891 si apriva il magazzino cooperativo in Villa di S. Croce in Giudicarie, e col primo di gennaio 1893 si avranno in piena attività altri 3 magazzini cooperativi giudicariesi cioè a Vigo Lomaso, a Creto in Pieve di Bono ed a Roncone. La scintilla che gran fiamma seconda è un fatto per le Giudicarie: vediamo che lo sia anche per tutto il Trentino. Scopo delle presenti chiacchiere è proprio questo, e scusate se è modesto.
          Intanto mi permetto di riprodurre qui lo statuto nella forma che si credette bene usare al presente e quale ripetutamente venne approvato dalla competente autorità, e sopra questo poscia faremo lunghe chiacchierate per trarlo in moneta, si che lo capiscano anche i più riottosi alpigiani.
          I miei amici pronosticano che finirò col farmi lapidare da qualcuno; nel qual caso, rispondo, ho pronta l'epigrafe: Qui giace lapidato Renzo che lavorò pel popolo (lapidato)!

*) Su questo importante argomento il nostro solerte corrispondente ci promette una serie di articoli che  verranno poi pubblicati in un fascicolo a parte, meritando di essere attentamente letti e studiati dagli impiegati e dalle Direzioni dei nuovi magazzini.

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