mercoledì 22 febbraio 2012

Seri guai nell'emigrazione americana

"La Famiglia Cristiana", n. 140, 6 dicembre 1893 (Problemi riguardanti l'emigrazione di alcuni giudicariesi all'America del Nord)

Giudicarie
Serii guai nell'emigrazione americana. Quasi ogni settimana dà il suo contingente emigratorio all'America, e quasi esclusivamente pegli Stati Uniti. Oggi però vi devo notificare un grave incidente sul conto di alcuni individui emigrati un mese fa ed ora ritornati da Nuova York perché rifiutati. Qui ora è una giovane sposa che con teneri figli andava colà a ricongiungersi col marito, là era un fratello minore che raggiungeva altri fratelli emigrati, quà un figlio chiamatovi dal padre, ecc. in una parola era il solito contingente misto che partiva per la America del Nord. Il viaggio fu felicissimo; i passaporti e le carte sono in tutta regola; si arriva allo sbarco e nella casa d'emigrazione, ma che è, che non è? Una commissione mette in fila i nuovi arrivati, ne fa la enumerazione, e poi ad un certo numero ne scarta uno, due, tre senza abbadare nè ad età, nè a salute, nè ad altro. Unus assumitur, alter relinquitur con un giudizio di nuovo conio. Non valgono preghiere, nè pianti, nè raccomandazioni; i rifiutati vengono di nuovo imbarcati e ritornati in patria. Ed essi poveretti sono ritornati purtroppo! Han consumato tutto il denaro per fare il viaggio; qualcuno ha venduto casa e campi per raggiungere il padre od il marito e così formare una sola famiglia. Ora invece sono nuovi inquilini che abbisognano della pubblica carità e che battono alle esauste casse comunali!
E' affare questo serio anzichenò, e sarebbe bene, s'è possibile, che venissero levati tali inconvenienti od almeno si dessero giuste ed ufficiali istruzioni sul conto dell'emigrazione all'America del Nord.
Dunque a chi può ed a chi tocca il provvedere tosto.              
R.

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