mercoledì 27 giugno 2012

L'incameramento della strada Trento-Caffaro

 "La Voce Cattolica", 12 giugno 1886 (Annuncio di don Lorenzo dell'incameramento da parte del governo della Strada Trento-Caffaro; ventilata vendita  delle Terme di Comano)

Giudicarie, 10 giugno.
Finalmente possiamo respirare. L'incameramento della strada Trento-Caffaro è ormai un fatto compiuto. Un dispaccio ministeriale chiama i comuni giudicariesi a decidersi: 1. se accettano l'incameramento; 2. se essi soli, escludendo il distretto di Vezzano, obbligansi al contributo perentorio già offerto di f. 10.000; 3. se approvano i conchiusi presi nella sessione de' delegati tenuta in Trento il 24 luglio dell'anno scorso. I delegati de' comuni del distretto di Stenico, forniti di regolare procura, sono invitati per pronunziarsi in proposito ai 17 corr. al Ponte delle Arche. Non si dubita punto che tutti volentieri e con gratitudine accetteranno gli estremi soprannotati, onde così essere liberati una volta da questa sanguisuga che ormai stava per farci finire dissanguati. Tutti coloro che ebbero parte in quest'esito felicissimo s'abbiano perciò un grazie cordialissimo e la nostra imperitura gratitudine; ma in modo specialissimo poi lo sia pell'on. e ven. mons. Gentilini, nostro deputato, il quale in quest'affare operò costantemente ed instantemente sì che propter importunitatem ottenne ciò che pochi anni fa era follia sperar. La quota spettante al distretto di Stenico dei sopraddetti fior. dieci mila, sarebbe di circa fior. 1900. E' una piccola goccia, per chi ha bevuto il mare.
Un altro interesse di palpitante attualità pare stia per risolversi in bene di questa valle e specialmente de' nostri poveri; è l'affare del Bagno di Comano. Non entro nel ginepraio delle quistioni d'ordine interno tra Comitato, conduttore e Giunta provinciale. Faccio solo voti che la vertenza sia presto finita in bene reale de' poveri del distretto. Davanti al bene pubblico deve scomparire assolutamente quello de' pochi, e molto più quello di un solo. L'idea ultimamente ed universalmente accettata si è quella della vendita dello stabilimento balneare colla riserva de' bagni pe' poveri; vendita che ora si può effettuare con buon esito, essendosi elevato il valore e l'importanza del Bagno. Questa alienazione si può fare per via d'incanto pubblico, o forse meglio per mezzo di una Lotteria, la quale, concessa dalle Superiori Autorità e bene attivata, potrebbe raddoppiare l'incasso eventuale, e con questo di più fondare un Ricovero e casa di lavoro per i poveri ed impotenti del Distretto. Il Comitato balneare sembra disposto ad assecondare i pubblici voti del popolo, e molto più si spera vorrà farlo chi del popolo e de' comuni vuol essere signore e donno. Videant ergo consules.
Renzo.
L'ospitale-ricovero di Santa Croce nel 1939-1940. 

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