mercoledì 2 gennaio 2013

Il vaiolo a Sesto di Bleggio

"Il Popolo Trentino", 29 gennaio 1889 (Morte per vaiolo di infermiera a Sesto di Bleggio Inferiore)

Ponte delle Arche, 25. -Una povera donna, offertasi infermiera (a 50 soldi al giorno!) in una famiglia di Sesto (Bleggio Inferiore) isolata per un caso di vaiuolo portato dall'estero, colta da questo morbo moriva la sera del 23 corr. dopo parecchi giorni, senza i conforti religiosi. Ancor quella sera dopo le ore 9 di notte da due servi comunali fu portato a quel M. R. Sig. Paroco un decreto del Capo-Comune, col quale, dopo aver accennato qualmente N. N. moriva la sera dei 23 per vajuolo petecchiale (sic), si ordinava categoricamente la sepoltura della defunta ad ore 4 antim. del dì 24 senza corteggio funebre. Il Paroco ubbidì a quel decreto, sebbene offeso assai dal modo adoperato pel trasporto funebre. Per altro in simili casi, ed in luoghi anche meno inciviliti, si usa bensì togliere dalla casa abitata il morto per contagio e trasportarlo presto alla casa mortuaria, sia stabile, sia provisoria, per poi seppellirlo ad ora conveniente e giusta prescrizione medica; facendo eziandio le solite esequie in chiesa senza la presenza del cadavere. Ma in questo caso, come si fosse in pieno contagio, non si diede nemmeno un segnale con la campana nè di morte, nè di esequie, privando con ciò ancora la povera defunta dei soliti suffragii che questo buon popolo usa in tali contingenze! I buoni preghino pace a questa oscura martire del proprio dovere. 
Zambiasi

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