sabato 30 marzo 2013

L'arrivo di don Baldessari a Quadra nel 1893

"La Famiglia Cristiana", 21 giugno 1893, (Ingresso e festeggiamenti a Quadra del nuovo curato don Abramo Baldessari che sostituiva don Guetti trasferitosi nella curazia di Fiavé); vedi la nota n. 1: pseudonimo "àerre" di dubbia attribuzione a don Guetti.


S. Croce, 25
(Ingresso curaziale). - L'amore sincero, il rispetto ossequioso, la confidenza figliale nei propri sacerdoti sono inseparabili doti del popolo giudicariese. Quando il volere di Dio priva queste buone popolazioni dei loro pastori, s'accorano e piangono; quando la providenza poi ne manda loro degli altri, tripudiano e con santa gioia li accolgono e li festeggiano. Le lagrime della popolazione di Quadra ieridì erano mutate in voci di gioia. Dopo brevi 20 giorni di vedovanza quella cura importante veniva provveduta di novello pastore nella persona del m.r. don Abramo de Baldessari di Vigolo Baselga. Senza fermarmi a descrivervi per minuto tutto il solenne ingresso, e lasciando gli spari fragorosi e numerosi ecc., mi limiterò ad alcuni particolari degni di nota , chiedendo scusa per questo mio debutto.
Verso le ore 3 pom. il novello curato partiva da questa canonica parocchiale avendo a fianco il m.r. sig. paroco don G. B. Lenzi e il suo antecessore rev. don Lorenzo Guetti; la deputazione comunale di Quadra, che venne ad incontrarlo, seguiva al completo. Arrivata la comitiva al confine del comune di Quadra, tutta la scolaresca con fiori e bandiere si faceva innanzi inneggiando al nuovo Pastore che incedeva evidentemente commosso a tanto accoglimento. Un ragazzo prima, indi una ragazza ripetono parole cordiali di saluto di cui ricordo le seguenti: "Desiderato Pastore! Noi primi tra i tuoi figli ti diamo il benvenuto. Vieni, generoso, che il tuo gregge ti aspetta devoto, amante. Amaci come ci amò il curato tuo amico che hai al fianco, noi da questo punto siamo tuoi e lo saremo sempre..."
Benedizione delle nuove campane di Bivedo nel 1923. Sulla sinistra si può
notare don Abramo de Baldessari
Asceso il rapido colle e giunti a Bivedo, un magnifico arco trionfale, di buon gusto e di retto stile ci salutava con la scritta: "Vieni fidente, Donn'Abramo. Quadra tutta T'applaude".
Innanzi alla simpatica chiesetta curaziale, messa a tutta festa, un altro arco portava questa seconda iscrizione: Esulta la sposa all'amplesso del suo diletto.
In mezzo al paese di Larido altro arco quadruplicato sosteneva questa epigrafe: Salve Padre, Amico, Ministro, di pace apportator.
In fine dinanzi alla casa canonicale un altro arco, finiva la solenne dimostrazione colle seguenti parole: 
La fama che ti precede - o Donn'Abramo - ci è arra che non indarno- riponemmo in te nostra speme - Mente e cuore adornano la tua persona - figli devoti ossequenti troverai in noi.
Tutte queste epigrafi vennero disegnate a varii colori dal valente maestro popolare sig. Marcello Brocchetti il quale rascosse perciò i comuni applausi.
In canonica il Comune avea apprestato un rinfresco ai numerosi invitati, e calorosi brindisi chiudevano questo affettuoso ingresso che, non v'ha dubbio, sarà seguito da quel reciproco entente cordiale ormai da noi tradizionale tra pastori e pecorelle. Il novello curato don Baldessari con brevi e cordiali parole ringraziò tutti pella solenne accoglienza e promise corrispondervi con ogni possa.
Che don Abramo già da anni fatto giudicariese, ed entrato ora nel posto del nostro don Renzo, ne segua pure le generose e patriottiche orme; è il voto dei suoi curaziani non solo, ma di tutta questa parrocchia e delle Giudicarie intiere. Vostro 
àerre1

1. Lo pseudonimo àerre risulta di dubbia attribuzione alla penna di don Guetti. Lo stile usato nell'articolo calza con quello di don Guetti e la presenza stessa all'evento che viene descritto è testimonianza che don Guetti conosceva i festeggiamenti legati all'ingresso del nuovo curato di Quadra don Abramo Baldessari che lo sostituiva (Don Lorenzo infatti nel 1893 fu trasferito nella curazia di Fiavé). Anche lo stesso pseudonimo "àerre" sembra riferirsi a don Guetti poiché in altri articoli don Guetti usa lo pseudonimo A.R. a significare Antonio Rivolta, il nome che assume Renzo nei Promessi Sposi quando si trasferisce nel bergamasco. Don Lorenzo infatti fu un assiduo lettore e appassionato dei Promessi Sposi del Manzoni. (Lo pseudonimo Antonio Rivolta viene usato tra l'altro al termine della serie di articoli intitolati "Distrazioni dal Bagno di Comano"). L'uso dell'espressione "entente cordiale" è testimoniata inoltre in numerosi altri articoli di don Lorenzo.
Il dubbio riguardante l'attribuzione dello pseudonimo si riferisce alle ultime righe dell'articolo in cui "l'autore pseudo-Guetti" loda l'operato di don Lorenzo. Sembra quindi "strano" che don Guetti lodi il suo stesso operato. Tuttavia è anche possibile che i lettori del giornale non conoscessero la reale identità di tutti gli pseudonimi usati da don Guetti sui giornali e che quindi nessuno avrebbe potuto accusarlo di narcisismo. Mi appello quindi anche ai lettori di questo blog per avere idee/opinioni riguardo questa questione.

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