giovedì 15 dicembre 2011

Cooperazione e sue radici a Santa Croce

Don Lorenzo Guetti fondò nel 1890 la prima cooperativa di smercio e consumo a Villa di Santa Croce. Ma prima della nascita di questo ente il curato di Quadra, come dimostra il documento qui sotto trascritto svolse un'intensa opera di propaganda del metodo cooperativo in particolare, quale presidente, all'interno del consorzio agrario distrettuale di Santa Croce:

"Avviso
Il giorno 2 gennaio p.v. ad ore 9 antimeridiane e seguenti avrà luogo in casa Morelli al Ponte delle Tre Arche  l'Adunanza Generale di tutti i soci di questo Consorzio. A questa oltre a tutti i delegati e soci della società si desidera sieno presenti anche i delegati dei singoli comuni del distretto, dovendosi trattare nel sottosegnato ordine del giorno dell'istituzione di società cooperative tanto utili e pratiche nei momenti critici che presentemente travagliano queste popolazioni. Si osserva che la spesa del pranzo per coloro che si insinuano in principio di sessione non sorpasserà i fiorini uno.
Ordine del giorno
1 Relazione della presidenza sull'azione sociale 1888
2 Consuntivo e liquidazione del conto 1888
3 Preventivo per l'anno 1889
4 Nomina del Cassiere Consorziale
5 Pertrattazione sul modo di istituire società cooperative e di consumo tra soci di consorzi distrettuali oltre tra altri

Dal Consorzio Agrario Dist.le
S. Croce 23 ottobre 1888
Il Presidente
p. L. Guetti"

Fu proprio all'interno dei consorzi agrari distrettuali, in particolare quello di Santa Croce, che si sperimentò l'istituzione di enti cooperativi. In seguito ad una gelata tardiva nel maggio 1887 gran parte del raccolto riguardante la zona delle Giudicarie andò perduto. La giunta provinciale di Trento stanziò per questo un sussidio di 700 fiorini in favore del consorzio agrario distrettuale di Santa Croce. Don Giovanni Battista Lenzi e don Guetti  promossero con tale sussidio delle distribuzioni di farina a prezzo inferiore rispetto a quello del mercato  vigente. Già nel 1888 dalle colonne de La Voce Cattolica don Lorenzo aveva intuito che da tale sussidio sarebbe potuto nascere un magazzino cooperativo: "Questo eventuale magazzino consorziale mi avrebbe i colori verdi di bella speranza, perché potrebbe finire in un magazzino cooperativo, e voi sapete quanto buon sangue mi fa questa parola, quando è associata agli interessi agricoli del nostro paese". La prima cooperativa di consumo non nacque quindi improvvisamente; prima della sua nascita, da anni, erano stati diffusi i principi cooperativi nella popolazione. Don Lorenzo rappresentò la punta di diamante di questo lavoro ma non dobbiamo dimenticare che dietro la sua opera vi erano anche altri enti e personalità che da anni collaboravano con lui (ad esempio Don Silvio Lorenzoni ma anche i conterranei Daniele Speranza e don Giovanni Battista Lenzi solo per citarne alcuni). La cooperazione non fu l'invenzione portata da una genialità ma il frutto di un lavoro e di un impegno cooperativo fin dal suo nascere. 

Santa Croce 1907, la chiesa con l'antica facciata e la croce monumentale

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