domenica 29 gennaio 2012

Don Lorenzo e la scuola di Quadra / seconda parte



Da alcuni documenti sullo stato delle scuole del decanato di Lomaso, conservati presso l’archivio diocesano tridentino, veniamo a conoscenza sia della struttura delle scuole del decanato, sia dei maestri che operavano in dette scuole. Tali documenti furono redatti dal decano di Lomaso don Costante Dalrì in seguito alle visite delle scuole del decanato.
Fin dal 1880 i maestri della scuola di Quadra erano due: Assunta Rocca e Primo Fusari. Una notizia relativa ai maestri compare nel fascicolo del 1885/1886; nella colonna delle annotazioni viene riportato dal decano come Primo Fusari “meriti una rimunerazione perché poverissimo e sopracarico di figli”. Per Assunta Rocca viene annotato “merita assai d’esser remunerata perché poverissima”. Ulteriori notizie sui due maestri con cui don Lorenzo collaborò nella scuola, si possono reperire dall’anagrafe redatta da don Lorenzo in quegli anni.
Primo Fusari, nato il 3 settembre 1838 in Larido e ivi dimorante al n. 29, di professione maestro, il 29 giugno 1865 sposò Teresa Fina che morì però un anno dopo, il 5 ottobre 1866. Si risposò il 25 maggio 1868 con Giuseppina Calliari di Larido da cui ebbe ben dodici figli, 5 maschi e 7 femmine dei quali vengono riportati i nomi nell’anagrafe. Nell’archivio parrocchiale di Vigo Lomaso è conservato inoltre documento in cui Primo Fusari in data Larido 1 giugno 1877 dava le sue dimissioni dal ruolo di fabbriciere della chiesa di Quadra e veniva sostituito da Annibale Fostini. Interessante risulta anche la lettera scritta da don Lorenzo appena entrato in servizio alla Quadra inviata al parroco di Santa Croce Nicolò Guadagnini:
La presente fabbriceria di S. Antonio di Quadra al suo ingresso dell’amministrazione dei beni di questa chiesa trovava un debito di f. 95 presso il cessato Primo Fusari, di cui rilasciava un obbligo rispettivo. Non potendo realizzare detto importo, veniva alle vie legali petizionando il debitore. Ma vedendo che la lite andava per le lunghe e che a debito liquidato la fabbricieria non sarebbe venuta al coperto di nulla, stante le strettezze finanziarie del Fusari, si sospese la lite e si pregò l’Ordinariato che addirittura condonasse questo debito affatto inesigibile. A questa domanda l’Ordinariato rispose che la Fabbricieria ritiri ben [parsa] dichiarazione del Reverendo Sig. Paroco da allegarsi al prossimo conto.
Essendo il conto già preparato la fabbricieria chiede la dichiarazione accennata quale porrà al Sig. Paroco dopo prese le dovute informazioni.
prete Guetti”.
Lo stesso maestro compare anche nella “Lista degli oblatori dall’anno 1894 a tutto il 1902” per la fondazione del nuovo ospitale ricovero di Santa Croce del Bleggio con un’offerta di due corone. Un’altra vicenda legata all’offerta di 10 Lire fatta dagli scolari di Quadra per la costruzione del monumento a Dante in Trento, coinvolgerà direttamente il maestro Fusari e don Lorenzo ma verrà analizzata in altra parte di questo sito.
Per quanto riguarda la maestra Assunta Rocca, dall’anagrafe veniamo a sapere che era nata a Mantova nel 1848 e risiedeva al n.1 di Larido. Don Lorenzo annotava: “Maestra zelante per 10 anni a Quadra”. La causa della morte fu “tisi ereditaria” il 9 giugno 1888 come appare dal ricordo mortuario.  Negli ultimi anni di permanenza a Quadra di don Lorenzo, dopo la morte di Assunta Rocca compaiono i nomi di altre due maestre molto giovani: Angela Masè di 27 anni che si occupò della sezione femminile e Angela Benini di 23 anni che si occupò invece della sezione preparatoria promiscua. Angela Masè fu trasferita come maestra a Cavrasto nell’anno 1890 e venne sostituita da Giuditta Riccadonna. Nella nota riportata in data 11 ottobre 1891 sul “Libro esibiti”, don Lorenzo riferiva all’Ordinariato “sulla scuola mista di Quadra e proponendo a docente la ragazza Giuditta Riccadonna di Larido” che poi si occupò della sezione preparatoria promiscua dall’anno 1891/1892. Il decano Dalrì annotava infatti: “Ritrovai e toccai con mano, che nelle scuole miste riescon di gran lunga meglio le maestre”.

Nessun commento:

Posta un commento