domenica 29 gennaio 2012

Don Lorenzo e la scuola di Quadra / terza parte


Una lettera scritta da don Lorenzo nel 1880 fa luce sulla situazione della scuola poco dopo il suo arrivo a Quadra:
Comano Terme, Villa Vianini
Lo stato di queste scuole /una maschile ed una femminile/ è scadente. Ne occorrerebbe a farle prosperare una preparatoria promiscua. Le cagioni che impediscono la frequentazione provengono o meglio si limitano alla poca o quasi nissuna premura dei genitori pel mandare a scuola i loro figli e questa poca premura è originata dall’avversione del popolo alla presente legislazione scolastica”
Questa avversione era presumibilmente legata alla legge scolastica fondamentale precedentemente descritta emanata nel 1869. Per quanto riguarda i testi usati nelle scuole lo stesso don Lorenzo riferiva che nella terza classe si usava il testo di Antonio Caccianiga intitolato “I bagni di Comano: escursioni. Don Guetti conosceva molto bene questo libro visto che riprese lo stesso canovaccio in una serie di articoli su La Voce Cattolica usando lo pseudonimo di Antonio Rivolta. Questa serie di articoli intitolata "Dal Bagno di Comano. Distrazioni" è stata edita recentemente a cura di Renzo Tommasi.
            Di seguito si analizza la consistenza numerica e la divisione delle classi, come appare dai registri delle visite scolastiche, nella scuola di Larido durante la permanenza di don Lorenzo a Quadra tra il 1880 e il 1893:

Anno
Classi
Cl. Separate
Maschi
Femmine
Cl. Promiscue

1880/81
3 (6 sezioni)
2
42
46
1
28m; 27f
1881/82
2 (6 sezioni)
2
68
68
-
-
1882/83
2 (6 sezioni)
2
73
62
-
-
1883/84
2 (6 sezioni)
2
68
60
-
-
1884/85
2 (6 sezioni)
2
68
67
-
-
1885/86
2 (6 sezioni)
2
69
60
-
-
1886/87
2 (6 sezioni)
2
45
72
-
-
1887/88
2 (6 sezioni)
2
75
74


1888/89
2 (6 sezioni)
2
54
56


1889/90
3 (6 sezioni)
2
57
49
1
18m;22f
1890/91
2 (4 sezioni)
2
78
65
-
-
1891/92
3 (6 sezioni)
2
62
56
1
28m; 8f
1892/93
-
-
-
-
-
-

Alla luce di alcuni documenti inediti è possibile rivalutare il ruolo che don Lorenzo rivestì all'interno della scuola di Quadra. Egli infatti rivestiva la carica di ispettore scolastico locale. Ciò a dimostrazione, ancora una volta, di come il curato di Quadra ritenesse fondamentale un' istruzione adeguata sia per apprendere il messaggio cristiano sia per risollevare le classi più povere dalla miseria in cui si trovavano. Come l'istruzione sia collegata, nel pensiero di don Guetti, a un risollevamento economico delle classi più povere, si può notare in un suo articolo pubblicato su "La voce cattolica".
Come si può notare dalla tabella sopra riportata nel 1889 si istituì a Quadra una classe mista. In una lettera inedita inviata al Capitanato di Tione don Lorenzo spiegava le ragioni di tale necessità: 
"I ragazzi e ragazze  obbligati alla scuola in questo comune ascendono alla cifra  di 140 ai 160 circa, e quindi l'istruirli in due scuole solamente, una maschile ed una femminile, riesce cosa assai difficile per non dire impossibile anche pel maestro il più bravo e dotto".
        Inoltre il comune non disponeva di locali adatti e sani per accogliere un numero di 70/80 ragazzi. Istituendo una terza scuola in un nuovo locale "si arriverebbe ad avere abbastanza comodi locali scolastici ed anche sani". Don Lorenzo proponeva inoltre di assumere una maestra provvisoria, ovvero una giovane del paese, per ovviare a uno stipendio molto basso viste le ristrettezze finanziarie del Comune. Don Guetti sottolineava inoltre come questa maestra doveva essere del posto: "Lo scopo di avere una maestra del paese pel sottoscritto è certo dei più utili. Finché si ha una maestra solo per sei mesi in paese e poi finita la scuola se ne  va lontana, la educazione delle scolare va a finire in niente; quel poco che imparano le ragazze in moralità coll'esempio e sotto gli occhi della maestra, si dimentica e va in fumo mancando la stessa, mentre se questa è del paese e tutto l'anno vi dimora, diventa con ciò stesso un' angelo custode perenne delle ragazze da lei istruite ed educate nei mesi d'inverno".
La proposta di don Lorenzo fu accolta dall'ispettore scolastico distrettuale sottolineando che "Giacché il Comune è così ben intenzionato di migliorare l'istruzione procuri anche di elevare gli stipendi ai maestri. Presentemente per gli affari scolastici contribuisce fiorini 350; vegga di fare qualche piccolo sacrificio a solo vantaggio di suoi figli coll'aggiunta di tenue importo di fiorini 40".
Il castello di Stenico in una cartolina d'epoca
Fu così che con atto datato 25 ottobre 1888 alla presenza dei rappresentanti comunali dei vari paesi e del segretario di luogotenenza don Lorenzo rendeva noto che con dispaccio dell'Imperial Regio Consiglio veniva istituita a Quadra "una scuola di due classi con una classe inferiore mista ed una superiore divisa secondo i sessi". Nel medesimo documento veniva discussa la proposta dei rappresentanti di Rango e Balbido di istituire una scuola locale senza che i ragazzi dovessero recarsi a Cavrasto. In particolare veniva messo in primo piano sia "il disagio che ha notato specialmente pella stagione invernale di portarsi alla scuola centrale di Cavrasto" sia il "meschino profitto ch'essa ritrae pel gran accumulamento di scolari in quella". Don Lorenzo "che perfettamente conosce la topografia delle singole frazioni, l'infestare della stagione invernale, il profitto ricavato negli ultimi anni nella scuola centrale di Cavrasto" si schierò a favore dell'istituzione della nuova scuola.

       E' tuttavia da un altro documento del 1889 che emergono l'impegno e le motivazioni di don Guetti riguardanti l'istruzione dei più giovani. Nella lettera don Guetti rendeva conto sullo stato della scuola e sul fatto che "fra N. 152 ragazzi e ragazze obbligati alla scuola, trovansi assenti al servizio in Italia ben 20 alunni, de' quali 18 maschi e due femmine! [..] Studiando la causa di tale numeroso assestamento dalla patria, purtroppo ne apparve chiaro essere la povertà e la miseria in cui si trova la maggior parte delle famiglie di questo poverissimo paese". Don Guetti sottolineava che oltre ad aumentare le lezioni tenute da lui stesso "è pure di necessità il prendere anche pel resto cioè pel leggere e scrivere senza di che è quasi impossibile anche l'istruzione religiosa". Per questo motivo innalzava in 4 punti la seguente proposta: 
"1. Che durante i mesi di Maggio, Giugno e Luglio ad ora apposita / quale sarebbe dalle ore 11 alle 1 pomeridiane / si tenesse scuola estiva pei ragazzi che non poterono frequentare quella invernale.
2. Che l'autorità superiore vigilasse affinché i genitori facciano frequentare detta scuola sotto pena di rigorosa e grave multa.
3. Che il maestro chiamato a ciò venga retribuito sia con fondi comunali o meglio con fondi di cui dispone l'Autorità Scolastica Superiore.
4. Che detta contribuzione sia versata in mano del maestro solo giusta rapporto dell'Ispettore locale sull'adempimento degli obblighi assunti".

            Senza tali provvedimenti don Lorenzo sottolineava come "nel breve giro di pochi anni avremo nei maschi una generalità di analfabeti e d'ignoranti con danno sommo e della moralità e del benessere di questa popolazione".
            Purtroppo causa la mancanza di testimonianze non è dato sapere se tale proposta venne accolta dalle autorità superiori; tuttavia dimostra l'intraprendenza del curato in un campo, quello scolastico, rimasto fino ai nostri giorni poco esplorato. Come esaminerò in altro approfondimento, don Lorenzo gestiva alla Quadra una piccola biblioteca prevalentemente ad uso scolastico.
           Dalla tabella soprastante emerge tuttavia che la classe mista istituita a Quadra non compare nell'anno 1890/1891. In una lettera inedita don Lorenzo spiegava i motivi riguardanti la chiusura di quella classe. A Quadra nell'ottobre 1890 imperversava la tosse convulsiva. Per questo motivo vista la contagiosità della malattia il Capitanato aveva ordinato che le scuole rimanessero chiuse. Don Guetti riferiva che all'inizio di novembre aveva spedito una nuova lettera chiedendo il permesso di riaprire le classi superiori maschile e femminile visto che la malattia colpiva prevalentemente i bambini dai 3 ai 9 anni. A tale richiesta non ottenne però risposta e, visto che anche il comune non prendeva posizione a riguardo don Guetti credette "ben fatto cominciare qualche istruzione per i sani, ed apersi regolarmente le classi superiori, riservandomi di riaprire anche quella mista a malattia finita [..] La malattia però si protrasse a quasi tutto l'inverno, e perciò non si poté riaprire quella classe, ma i ragazzi mano mano che guarivano venivano ad aumentare le classi già aperte sicché a fin d'anno due furono le scuole e non tre".

           Don Lorenzo riferiva inoltre che per l'anno corrente in accordo con il comune si poteva riaprire la classe mista per la quale era pronto sia il locale che la docente "nella ragazza di qui Giuditta Riccadonna d'anni 16 di Larido la quale ha intenzione di ultimare i suoi studi presso qualche pubblico istituto, quando venisse  proposta ora provisoriamente a quel posto".

             La proposta di don Guetti riguardante Giuditta Riccadonna non ebbe risposta e nel novembre 1891 don Lorenzo riferiva al capitanato che la nuova maestra della classe preparatoria mista aveva cominciato a insegnare "eccitata in ciò dal sottoscritto e dalla maestra e maestro delle classi superiori".  Don Lorenzo riferiva anche che "Non mancano però degli invidiosi che mormorano pella scelta fatta dal Comune e dal sottoscritto nella persona della giovine Giuditta Riccadonna, e forse, a quanto mi si dice, tenteranno di fare a Codesta Inclita Carica una protesta qualunque, ma a titolo di gelosia e null'altro. Se mai ciò avenisse, ho piacere di renderla edotta della provenienza".
Ponte Arche primi '900
     La protesta ebbe probabilmente luogo nonostante non sia stata ritrovata tale lettera. Le lamentele provenivano da alcune madri di Larido. Le autorità superiori nonostante la lettera di don Guetti, diedero credito a queste lamentele, richiedendo al curato di Quadra di cambiare la nuova maestra. Lo testimonia un atto redatto da don Guetti in cui, in accordo con la rappresentanza scolastica locale affermava che sembrava "cosa da non farsi perché non sarebbe che cambiare soggetti inabili a suscitare senza forse nuovi lamenti, assai più fondati di quelli delle cosidette madri di Larido". Inoltre l'assemblea, quasi scoraggiata, conveniva che "se proprio si vuole un cambiamento, questo si faccia col tornare all'antico uso di due sole scuole pelle quali il Comune ha già il maestro e la maestra nelle persone di Primo Fusari e Angela Benini. Se i locali sono ristretti pel numero di scolari, il Comune di Quadra penserà in avenire a formare qualche cosa di meglio". 
          Da un documento mutilo posteriore alla morte del sacerdote giudicariese, sembra emergere che don Lorenzo si fosse battuto a nome della rappresentanza scolastica locale affinché la scuola di Quadra fosse divisa per sessi. "Ebbero molto da combattere i sottoscritti a mezzo del loro sorvegliante scolastico locale l'indimenticabile defunto Don Lorenzo Guetti per ottenere le due scuole divise per sessi ed ora che si vogliono nuovamente promiscue per salvarsene domandano l'erezione della terza scuola che sarebbe formata dai soli piccoli e piccole del I e II anno e le altre due resterebbero divise per sessi e così ne guadagnerebbe assai la moralità e l'educazione particolare dello scolaro e della scolara. . Un articolo di don Guetti in data 18 maggio 1892 in cui spiegava il motivo delle sue dimissioni dal ruolo di ispettore scolastico locale a Quadra lo conferma. Si può dedurre da tale articolo il pensiero di don Guetti riguardante la scuola negli anni passati a Quadra: egli era favorevole all’introduzione di una classe preparatoria promiscua per gli alunni più giovani affiancata da una maestra ausiliaria, visto anche l'elevato numero di scolari e l'inadeguatezza degli edifici scolastici; ma riteneva necessario che le restanti due classi degli alunni più grandi restassero divise in base al sesso come desiderava la stessa popolazione. Le sue dimissioni erano legate al fatto che la nuova legge scolastica prevedeva il ritorno a due classi separate senza la classe mista per i più piccoli. Questo cambiamento oltre a ridurre le ore di istruzione religiosa avrebbe mostrato ancora di più l'inadeguatezza dei locali scolastici inadatti a concentrare un numero così grande di alunni.
L'istruzione per don Lorenzo era fondamentale sia per la pratica religiosa che per promuovere quel processo di emancipazione e presa di coscienza sociale ed economica delle classi più povere.




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