giovedì 2 febbraio 2012

Lettera di don Guetti all'Ordinariato vescovile

1880 settembre 30: lettera di don Guetti all'Ordinariato riguardante le messe legatarie da celebrare alla Quadra, gli obblighi imposti dalla Capitolata e lo stato delle scuole

Illustrissimo e Reverendissimo P.V. Ordinariato

In obbedienza a venerato foglio di codesto Illustrissimo e Reverendissimo P.V. Ordinariato dei 7 corr. e communicatomi in pregiata nota decanale dei 25 cor. mese, il sottoscritto Primissario Curato di Quadra trova di rispondere quanto segue:

ad II a Nella chiesa di S. Antonio di Quadra sono da celebrarsi le seguenti SS. Messe legatarie:
                                   pel beneficio Malacarne                               N. 104
                                   pel beneficio Dalfior                                     N. 52
                                   pei legati della Chiesa di S. Antonio              N. 34
                                   pel legato Iori                                               N. 6
                                   pel legato del Comune                                  N. 4
                                   pel legato della Congregazione di Carità        N. 2
                                   Nella Chiesa si S. Rocco sono da celebrarsi  N. 6 SS. Messe legatarie

ad b Furono tutte celebrate fino all'anno 1880 inclusive, eccettuato quelle del beneficio Dalfior e Malacarne che furono celebrate soltanto fino all'anno 1879 inclusive.

ad e A tenore della Capitolata è proibita senza il consenso del paroco ogni solennità straordinaria ed ogni processione e perfino di cantare la S. Messa e di celebrare ufficii; però per consuetudine di oltre dieci anni come funzioni straordinarie sono da notarsi la Novena del S. Natale, dell'Immacolata Concezione e del Mese di Maggio.
A senso della capitolata il primissario Curato non può esercitare alcun diritto di stola di qualsiasi sorta senza previo consenso parocchiale ogni volta. Per consuetudine da molto tempo introdotta può però battezzare, seppellire i bambini, e fare gli esami di religione ai futuri sposi.

ad d La congrua consiste in fiorini 370 austriaci in Beneficio, e computati i meschini introiti arriverà a fiorini 380.
A questa congrua corrispondono i seguenti oneri:
  1. Di dare il pranzo al Sig. Paroco e sig. Curati nel dì del Titolare
  2. di celebrare la S. Messa nei dì feriali di buon mattino per tempo
  3. di celebrare nelle Domeniche e Feste la S. Messa sempre bassa a comodo della popolazione e ad                                      ora conveniente da non impedire al popolo di recarsi poscia alle funzioni parocchiali
  4. di fare la spiegazione dell'Evangelo una volta al mese e di fare tutte le Domeniche; eccettuate quelle in cui deve intervenire alla Parocchia anche al dopopranzo; la dottrina cristiana prima ai piccoli e poscia agli adulti e di recitare alla sera la 37° parte del Rosario.
  5. Di intervenire diligentemente alle funzioni parocchiali ed a quelle assistere il Paroco tutte le feste di I e II Classe, le terze Domeniche d'ogni mese, le feste del Titolare, nelle funzioni della Settimana Santa, nella sollennità del Rosario, di M. V. Addolorata, avvertendo che nelle feste di I Classe del Rosario e dei Titolari dovrà intervenire anche alle funzioni del dopo pranzo, preavisando di ciò il suo popolo, onde possa intervenire esso pure. NB. Quest'onere dell'intervento alla parocchia nel dopo pranzo nelle feste di I Classe, dopo di aver cantato il Vespro in Curazia, è il più pesante pel Curato di Quadra, ed è mal sentito dalla popolazione, specialmente quando la Festa di I Classe è susseguita da un' altra festa, perché dovendo intervenire alla Parocchia deve abbandonare i numerosi penitenti che in quell'occasione delle due feste hanno più commodo per accostarsi ai sacramenti. Su questo punto il sottoscritto fece interpellanza all'Ordinariato e gli fu risposto, che abbandoni i penitenti e vada alla Parocchia ad assistere il Vespro. Il solo curato di Quadra è adossato di quest'onere gravosissimo mentre supera più di un terzo nel numero d'anime affidate alla sua cura gli altri curati. Su questo punto egli desidererebbe un cambiamento favorevole. I suoi antecessori parte per dispensa e parte senza non adempirono quest'onere.

Il provente della Chiesa curaziale è di fiorini 370 annui
Quello della figliale di S. Rocco è di fiorini     50 annui

ad a Il numero delle anime divise in quattro frazioni è di 807/ottocento e sette/ tutte immediatamente soggette. Lo stato di queste scuole /una maschile ed una femminile/ è scadente. Ne occorrerebbe a farle prosperare una scuola preparatoria promiscua. Le ragioni che impediscono la frequentazione provengono, o meglio si limitano alla poca o quasi nissuna premura dei genitori pel mandare a scuola i loro figli e questa poca premura è originata dall’avversione del popolo alla presente legislazione scolastica

Quadra 30 Settembre 1880                       p. Lorenzo Guetti
                                                                   Primissario




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