Bollettino C.P.A., 5 maggio 1892 (Stato delle campagne, bachi da seta, caselli, consorzi cooperativi)
S. Croce (27 maggio)
S. Croce (27 maggio)
Finalmente abbiamo il bel tempo. Oggidì fece un sollione di luglio ed il termometro segnava 20 R. Le campagne trionfano dopo le passate battaglie; dobbiamo ripetere che il Dator d'ogni bene, ci ebbe risparmiati non solo ma favoriti. Le segale sepolte sotto la neve, risorsero diritte ed ora sono in fioritura; i frumenti cominciano a gettare la spica; i prati fioriscono pure e s'avvicinano alla falciatura con buon raccolto; il grano turco spunta verde-cupo ed è migliore quello seminato all'ultima ora che il primaticcio. Questa volta si avverrà con più forza il proverbio de' nostri nonni, quale suona; Il frumentone (grano turco) si semina quando la neve scompare dal Misone. Il Misone, per chi non sapesse, è un monte di media altezza tra la valle di Lomasone e Ballino, celebre per i versi dedicategli dal poeta Prati; nostra patria gloria e dell'Italia ancora.
I bachi parte vanno alla seconda muta, ed i restanziari si trovano appena alla nascita. La foglia è bella, e abbondante, bene sviluppata; cosicché le speranze di un buon raccolto sono fondatissime.
L'ultimo mercato al Ponte delle Arche e più la piccola fiera di Preore, ci segnalarono un rialzo nel prezzo de' bovini, non ingrato a questi nostri allevatori. - I caselli a raffreddamento si vanno moltiplicando. Colla provista di 20 vasi per il latte è compiuto quello di Fiavé, che dà in media 600 kg di latte al giorno; quello di Godenzo è in fabbrica, e fervet opus, quello di Quadra sta sotto lo studio ed in un presto fieri.
Dunque ovunque rose e viole fino adesso; e Domine Iddio faccia che continuino, chè il bisogno per certi agricoltori è più che sentito. Il Consorzio cooperativo di acquisto e smercio di generi continua il suo aire di bene in meglio e speriamo di vederne le figliali tanto a Lomaso che a Stenico in breve tempo.
Basta per ora; il resto nel prossimo numero. Vostro
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