mercoledì 2 maggio 2012

Lodovico Michelini di Comano

"Bollettino C.P.A.", 26 febbraio 1893 (Ricordo scritto da don Guetti di Lodovico Michelini di Comano, maestro e delegato del consorzio agrario di Santa Croce; epidemia di galline)

S. Croce (26 febbraio 1893). Dopo un inverno che non fu inverno dal lato della neve, siamo entrati nei primi inizii di primavera e per ragione dei contrari ebbimo una graditissima visita l'altra notte di un palmo di neve. Dico graditissima per tanti capi. Pria di tutto perché venne a salvare i seminati che in terreni più solatii, cominciavano ad essicarsi per mancanza d'umore; in secondo luogo fermò un' antecipata primavera che si avanza pericolosamente, in terzo luogo essa venne a portare un cambiamento nell'aria assai vantaggioso per i tanti che patiscono di nevralgie e simili; ed infine contribuirà a tener vive quelle po' di spolle d'acqua che ancora resistettero alla lunga siccità di 5 mesi.
Ciò premesso, permettetemi che aggiunga una mesta nota per pagare un debito di gratitudine ad un delegato consorziale:

Lodovico Michelini
di Comano

Il compianto cessava di vivere cristianamente alla fine di carnovale. Maestro di scuola di antica data, finiva i suoi giorni sulla breccia. Fino dalla nascita di questo Consorzio A.D. fu costantemente uno dei delegati ed uno dei revisori dei conti; uffici che disimpegnò sempre esattamente. 
Perito giudiziale, era l'arbitro prescelto in tante questioni e litigi. Per la sua intelligenza, pel suo cuore generoso, pel suo franco e schietto carattere, godea l'affezione universale. Nel 1866 venne nominato Capo-Comune generale di Lomaso.
All'uomo probo e laborioso, al cristiano sincero ed osservante, al cittadino che pel pubblico bene sacrificò l'intiera sua vita, questo Consorzio assieme ai tanti amici ed al popolo riconoscente, tributa questo segno d'affetto e di gratitudine.
Per finire. Abbiamo un'epidemia nelle galline. Le nostre comari sono in disperazione: due, tre, quattro cadono issofatto colpite da un malore insolito. In un solo paesello di qui in una settimana ne morirono 60! Tolte le interiora si possono mangiare senza inconvenienti; meno male; pur pure è un danno assai rilevante pelle nostre massaje, le quali si vedono fuggire l'unico loro cespite d'entrata; poverine devono far quaresima doppia.
Comano in una cartolina d'epoca (Lunari de le tre pief, 1987)

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