venerdì 31 agosto 2012

La morte del vescovo Giovanni Giacomo della Bona

"La Voce Cattolica", 26 novembre 1885 (annuncio di morte del Vescovo Giovanni Giacomo della Bona)

Giudicarie Esteriori 19 nov. Qual triste annunzio!.. Non è ancora trascorso un mese e questa popolazione era tutta entusiasmata, sublimata per la presenza del suo Vescovo che qual Padre amoroso la venia con tutta dolcezza e soavità istruendo e avviando nella via del bene... Un mese fa tutte le Giudicarie esteriori erano in festa, in tripudio pell'amato Vescovo... oggidì qual fatale contrapposto! Il telegrafo dal Ponte delle Tre Arche fece ammutolire ogni lingua, fece palpitare d'angoscia ogni cuore... L'amato Vescovo, l'affettuoso Padre, il Pastore zelantissimo non è più!... Un morbo fulminante lo rapiva agli amati figli!... Oh triste annunzio! Il suono ferale di tutti i sacri bronzi della Valle questa sera segnala la vedovanza della Chiesa Trentina; e questo buon popolo si scopre mesto e silenzioso il capo e dal luogo ove si trova, dall'annerito tugurio, dalla zolla brumata fino su su al nevoso monte va recitando commosso il Deprofundis al buon Vescovo! Questa sera poi ad ora tarda riunitosi nella stalla reciterà pella bell'anima sua il santo Rosario, per poscia associarsi domani ed in seguito alle pubbliche preghiere che si faranno dal Clero pel Vescovo defunto nelle nostre Chiesette, le quali risuonano ancora della sua simpatica voce!...
Santa Croce nel 1909
Oh come furono fatalmente profetiche le parole del prete giudicariese quando scriveva alla Voce in dato 8 ottobre p.p. a proposito della Visita Vescovile: "Le sue parole (del Vescovo) risentono una santa impazienza di dilatare il Regno del Signore sulla terra quasi gli fosse precluso altro giorno per guadagnare anime al cielo"...
O Dio benedetto, concedi requie eterna e pace esuberante allo spirito del nostro Padre, il quale se ne' brevi anni che fu tra noi trovò cuori affettuosi, amanti, ebbe pure le sue spine dolorose! Ma tu, o Padre e Pastore, che amasti i primi e perdonasti generoso ai secondi, deh! ora dal cielo, ove ti crediamo godere beato, a tutti egualmente benedici. E a noi figli del Sarca, tra quali pochi giorni fa Tu lasciavi per testamento solenni prove d'affetto, impetra che s'avverino le Tue solenni e commoventi parole d'addio, colle quali benedicendoci per l'ultima volta esclamavi profetizzando: Sia lodato Gesù Cristo; a rivederci, o cari, in paradiso!
RENZO

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