domenica 14 giugno 2015

I) Posizione - Estensione - Popolazione

La Repubblica Argentina, situata nella parte australe del continente Sud-Americano, s’estende sopra 35 gradi di latitudine e 20 gradi di longitutine, in maniera cha la sua estensione totale è di circa 55,239 miglia geografiche, ossia di 3 milioni circa di chilometri quadrati. Supera perciò in superficie l’Italia nientemeno di 10 volte! A motivo della sua posizione geografica ne consegue che mentre qui da noi si ha l’estate, colà è inverno, e mentre noi cogliamo i vaghi fiori d’aprile e maggio, ivi si raccolgono le frutta ed i prodotti autunnali; in generale adunque ad ogni stagione europea corrisponde in quelle terre una stagione diametralmente opposta. Così pure se a Buenos Ayres, capitale della Repubblica, l’orologio della cattedrale segna mezzogiorno, il nostro della Torre di Piazza del Duomo segna le ore 4 e minuti 45 pom.
La popolazione di questa massa colossale di territorio viene calcolata dai mdati raccolti al 1. settembre 1882 ad un totale di 2,942,000 abitanti, dei quali 123,640 sono italiani. Buenos-Ayres conta 295,000 abitanti, Cordoba 40,000, Rosario 32,000, Tucuman 24,000, altre 10 città superano i 10 mila, e 18 altre i 5 mila.
Buenos-Ayres per legge dei 21 settembre 1880 da capitale della provincia omonima, fu elevata definitivamente a capitale di tutta la Repubblica Argentina; e colla legge 1. maggio 1882 a capitale della provincia di Buenos-Ayres venne creata una città in fieri La Plata, situata nelle vicinanze del porto La Ensenada, a circa 50 chilometri Sud-Est di Buenos-Ayres. Ai 19 novembre ultimo scorso veniva solennemente posta la pietra fondamentale
di questa nuova città ed è in questo luogo che vennero e vengono diretti gli emigranti (a viaggio semi-gratuito e rimborsabile in 6 mesi) ingaggiati dalla ditta Colaiani [Colajanni]di Genova.
Generalmente ammettendosi che questo paese americano in termine medio possegga la stessa abitudine a produrre alimenti per mantenere la specie umana che quello di Germania, e racchiuda nelle sue viscere un’analoga ricchezza di materia prima per alimentare le industrie (ipotesi però delle
più sfavorevoli, mentre altri fanno confronto coll’Italia) vi sarebbe perciò ancora posto in questa repubblica per più di 270 milioni d’abitanti; ma, in ogni caso, potranno vivere in questo paese, più comodamente che in Europa, 100 milioni d’individui oltre ai 3 milioni che attualmente esistono.
Consoliamoci dunque e non precipitiamo le cose; se non andiamo subito in America, il posto non ci mancherà neppur da qui ad alcuni anni né per noi né per i figli nostri. (Continua)

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