La Repubblica Argentina, situata
nella parte australe del continente Sud-Americano, s’estende sopra
35 gradi di latitudine e 20 gradi di longitutine, in maniera cha la
sua estensione totale è di circa 55,239 miglia geografiche, ossia di
3 milioni circa di chilometri quadrati. Supera perciò in superficie
l’Italia nientemeno di 10 volte! A motivo della sua posizione
geografica ne consegue che mentre qui da noi si ha l’estate, colà
è inverno, e mentre noi cogliamo i vaghi fiori d’aprile e maggio,
ivi si raccolgono le frutta ed i prodotti autunnali; in generale
adunque ad ogni stagione europea corrisponde in quelle terre una
stagione diametralmente opposta. Così pure se a Buenos Ayres,
capitale della Repubblica, l’orologio della cattedrale segna
mezzogiorno, il nostro della Torre di Piazza del Duomo segna le ore 4
e minuti 45 pom.
La popolazione di questa massa
colossale di territorio viene calcolata dai mdati raccolti al 1.
settembre 1882 ad un totale di 2,942,000 abitanti, dei quali 123,640
sono italiani. Buenos-Ayres conta 295,000 abitanti, Cordoba 40,000,
Rosario 32,000, Tucuman 24,000, altre 10 città superano i 10 mila, e
18 altre i 5 mila.
Buenos-Ayres per legge dei 21
settembre 1880 da capitale della provincia omonima, fu elevata
definitivamente a capitale di tutta la Repubblica Argentina; e colla
legge 1. maggio 1882 a capitale della provincia di Buenos-Ayres venne
creata una città in fieri La Plata, situata nelle vicinanze del
porto La Ensenada, a circa 50 chilometri Sud-Est
di Buenos-Ayres. Ai 19 novembre ultimo scorso veniva
solennemente posta la pietra fondamentale
di questa nuova città ed è in questo luogo che vennero e vengono diretti gli emigranti (a viaggio semi-gratuito e rimborsabile in 6 mesi) ingaggiati dalla ditta Colaiani [Colajanni]di Genova.
di questa nuova città ed è in questo luogo che vennero e vengono diretti gli emigranti (a viaggio semi-gratuito e rimborsabile in 6 mesi) ingaggiati dalla ditta Colaiani [Colajanni]di Genova.
Generalmente ammettendosi che questo
paese americano in termine medio possegga la stessa abitudine a
produrre alimenti per mantenere la specie umana che quello di
Germania, e racchiuda nelle sue viscere un’analoga ricchezza di
materia prima per alimentare le industrie (ipotesi però delle
più sfavorevoli, mentre altri fanno confronto coll’Italia) vi sarebbe perciò ancora posto in questa repubblica per più di 270 milioni d’abitanti; ma, in ogni caso, potranno vivere in questo paese, più comodamente che in Europa, 100 milioni d’individui oltre ai 3 milioni che attualmente esistono.
più sfavorevoli, mentre altri fanno confronto coll’Italia) vi sarebbe perciò ancora posto in questa repubblica per più di 270 milioni d’abitanti; ma, in ogni caso, potranno vivere in questo paese, più comodamente che in Europa, 100 milioni d’individui oltre ai 3 milioni che attualmente esistono.
Consoliamoci dunque e non
precipitiamo le cose; se non andiamo subito in America, il posto non
ci mancherà neppur da qui ad alcuni anni né per noi né per i figli
nostri. (Continua)
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