1898 aprile 5: lettera di don Guetti quale presidente della Famiglia Cooperativa di Fiavé alla Cassa Distrettuale per ammalati di Tione richiedendo copia dello statuto prima di aderire a tale società. (A.C.F., Registro "Copia-lettere", velina n. 208)
208
N. 101
Spett. Cassa Dist.le per ammalati
Tione
In risposta a sua pregiata 23 Marzo 1898 questa Famiglia Coop.a trova di esporre:
1° Anzitutto si richiede una copia dello statuto col quale si regge codesta Società, e prima di aver
esaminato e conosciuto detto statuto, legalmente non si può costringere nissuno ad aggregarsi.
Su ciò fu scritto a codesto Inclito I.R. Capitanato ed a codesta spett. Presidenza e nessun si fece
vivo con una copia autentica di essi statuti.
Dei S.S. estratti poco ci importa quando non abbiamo sott’occhio tutto l’atto costituzionale della
Società alla quale ci si vuol obbligare a farne parte.
2. Conosciuto lo statuto, questa Famiglia ben volentieri ascriverà i suoi inservienti d’oggi in poi.
3. Nel caso poi si pretenda in statuto di retroagire fino all’ingresso delle persone di servizio, come
pare dalle note spedite, vi domando: a chi spettano le spese di malattia incontrate dai nostri
inservienti nel tempo passato? Uno di essi p.e. fu ammalato per 3 mesi. Se si vuole le rate arretrate,
è giusto, sembrerebbe di corrispondere anche alle eventuali spese avute.
Non sapendo, senza copia dello statuto come agire, e non volendo subire un decreto qualunque
senza un legale contratto, prima di qualsiasi passo si attende l’evasione al I° punto.
Con tutta stima
Dalla Famiglia Coop.a
Fiavé 5 Aprile 1898
Il Presidente
pLGuetti
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