mercoledì 1 marzo 2017

Lettera di don Guetti all'Ordinariato Vescovile di Trento

1883 luglio 3: lettera di don Guetti all'Ordinariato Vescovile di Trento con preghiera di revisione delle Capitolate ovvero i documenti che stabilivano gli obblighi dei curati nei confronti del parroco e della popolazione. (A.P.Q., serie A14.4, b. 1, "Carteggio e atti 1849-1961", cc. 40-41)

Illustrissimo e Reverendissimo P.V. Ordinariato di Trento

Mosso solamente pel bene delle anime soggette a questa parrocchia di Bleggio ed in specie di quelle della Primissaria Curata di Quadra, Cavrasto e Rango, a nome anche dei provisori di quest'ultime, sarei per interpellare codesto Illustrissmo P. V. Ordinariato se durante la vacanza della parrocchia fosse forse il tempo più adattato per una revisione delle Capitolate che datano da oltre a 50 anni, e per stabilire nuove relazioni tra le primissarie curate e la Parrocchiale conformi ai bisogni dei tempi presenti e all'aumento straordinario della popolazione.
Il Reverendissimo decano di Lomaso è poi di parere essere questo il tempo più opportuno per una tale decisione che egli ritiene necessaria per così preparare un terreno ben regolato al novello parroco eventuale.
Perciò mi pregio acchiudere la Capitolata di Quadra onde veda Codesto Illustrissimo Reverendissimo Ordinariato P.V. se o meno meriti una riforma pel bene delle anime soggette a questa cura e che oltrepassano le 800. Tali sono pure le Capitolate di Cavrasto e Rango.
Qualora Codesto Illustrissimo e Reverendissimo P.V. Ordinariato intendesse fare una revisione in parola, l'umile sottoscritto d'accordo coi provisori di Cavrasto e Rango, coi comuni locali e col Reverendissimo Sig. Decano presenterebbe le eventuali proposte in uno schema di nuova Capitolata servibile per tutte e tre le stazioni di cura d'anime per la feriale approvazione.
In attesa di favorevole riscontro col ritorno del Communicato passa a umilmente a segnarsi.
Quadra 3 luglio 1883 Ubbedientissimo Servo
p. Lorenzo Guetti


Trascritto da Veronica Maturi, Liceo Classico Giovanni Prati di Trento

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