Il periodo di permanenza quale presidente della Federazione dei consorzi cooperativi (1896-1898) del
curato di Fiavé coincise in parte con la presidenza che don Lorenzo
ottenne presso la neonata cooperativa di Fiavé. Anche in questo
ruolo si possono ritrovare le stesse esigenze che don Lorenzo
avvertiva in Federazione:
“Spett.
Presidenza della Famiglia 26/3 1896
Coop.ª
di Tuenno
Attesta
il sottoscritto che Fedrizzi Vigilio dai 10 Marzo tutto oggidì fu
presso questa Cooperativa e Cassa Rurale per apprendere il modo
pratico di condurre un magazzino sociale e che lo stesso apprese
mercé la sua perspicacia ed attiva sollecitudine così bene tutto il
necessario allo scopo di condurre una simile agenzia. Egli è
perciò con tutta stima e assicuranza che si rilascia questa
attestazione, congratulandosi con codesta Presidenza d’aver messo
l’occhio sopra tale soggetto che non v’è dubbio corrisponderà a
tutte le esigenze sociali
In
fede
Dalla Famiglia Cooperativa
Di Fiavé
Tale documento dimostra come già prima dell’organizzazione dei
corsi per magazzinieri e segretari in Federazione don Lorenzo
promuovesse lo sviluppo e la formazione di figure in grado di gestire
e dirigere cooperative e Casse rurali. Ma i rapporti che gestiva e
che lo legavano al Consiglio provinciale d’agricoltura e alla
Federazione vengono riaffermati anche da una lettera in cui il magazziniere della Cooperativa di Fiavé Luigi Santoni
spediva ad alcuni membri del Consiglio provinciale d’agricoltura
della sezione di Trento più di 50 chilogrammi di mortadelle ordinate
tramite l’intermediazione del presidente don Lorenzo Guetti. Tra i
clienti figurano il vicepresidente Urbino Colombini e il segretario e
docente dei corsi presso la Federazione Giorgio Giuseppe Stenico.
Un'altra ordinazione scritta questa volta da don Lorenzo in data 23 marzo 1896 vede come
cliente il “Prof. Sig Segretario” individuabile nel
docente e segretario della Federazione Giorgio Giuseppe Stenico. Don
Lorenzo avvertiva inoltre il Segretario di versare l’importo dovuto
“alla Cassa del Consiglio per conto di questo Consorzio A.D.
risommandovi l’importo questa parte”.
Le prime cooperative che promossero lo smercio cumulativo di maiali
e mortadelle dei soci furono infatti quelle di Santa Croce e Lomaso.
In un articolo su “La Famiglia Cristiana” don Lorenzo rimarcava
che questi salumi potevano “con tutto encomio entrare in
qualunque casa di buongustaio e nelle bocche le più delicate”;
“se mai qualche lettore della Famiglia Cristiana amasse
assaggiare questi prodotti delle nostre cooperative, s’affretti con
cartolina postale e farne richiesta alla direzione del consorzio
cooperativo di Santa Croce e vedrà che resterà ottimamente servito
sia per la qualità del genere che per l’onestà del prezzo”.
Don Lorenzo più volte sottolineò gli obiettivi delle imprese
cooperative: “Se tutta la scienza economica consiste in ciò di
far molto con poco e con minor tempo, pel contadino la si realizza
con questo: di avere i buoni generi necessari alla vita al minor
prezzo possibile, e di smerciare i prodotti propri al prezzo più
alto che si può”.
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