martedì 14 febbraio 2012

La visita vescovile al Bleggio

"La Voce Cattolica",  n.115, 8 ottobre 1885 (Articolo di don Guetti sulle visita del vescovo Giovanni Giacomo Della Bona al Bleggio)

CORRISPONDENZE
Bleggio 6 ottobre
Vi aspettate al certo una qualche relazione sulla Visita Vescovile fatta in questa parrocchia dal 30 settembre ai 5 ottobre; ed eccomi fedele alla consegna. Ommetto le solite cose che qui pure ci furono tutte: gli incontri solenni, gli evviva, gli archi le iscrizioni, le bandiere a josa, gli spari ecc;  vi noterò di particolare che per dare uno schiaffo a qualche liberaluncolo in sedicesimo, che pur da noi andava brontolando il quid perditio haec di Giuda, un comune locale, oltre i soliti onori, volle nel dì della visita onorare il Vescovo anche con sussidj straordinarj ai suoi poveri numerosi e così senza scombussolamento della cassa comunale far vedere che si può benissimo in tali occasioni unum facere et alterum non ommittere. Del resto vi dirò che le visite del nostro Vescovo zelantissimo non sono semplici visite, ma bensì Missioni Vescovili, e missioni tali che lasciano un frutto ben molto abbondante e duraturo. Qui vedete un Principe della Chiesa correre quasi solo in cerca delle pecorelle tra le valli più recondite, tra le balze più scoscese, e trovatele le raccoglie attorno a sè e per lunghe ore con chiarezza, con unzione, con cuore amoroso spezza loro la divina parola e le ciba di propria mano del Pane angelico; quindi abbassandosi fino boccone per terra ed accarezzando ancora i teneri agnellini insegna loro a masticare i primi germogli della divina semenza. E ciò ogni giorno, da per tutto, tutti abbracciando con eguale paterna cura!
Oh quanti botoli ringhiosi devono umiliarsi all'esempio di tanta umiltà, dolcezza e sapienza!
Lo so; molti sogghigneranno a leggere queste mie linee, e molti come il solito le prenderanno in maligno, ma che importa? Io intanto posso aggiungere alla storia di queste patrie valli, che se generosa fu la fedeltà degli antichi Brettinensi al loro Principe, non meno vivo è presentemente l'ossequio e l'amore de' figli di S. Croce al loro Vescovo avendone dato in questi giorni prova sì solenne da meritarsi dallo stesso Successore di S. Vigilio pubblico attestato d'encomio e lode. Questo per noi è tutto, e rafforzati dalla benedizione del Padre persevereremo ognor più forti e compatti nel promuovere il miglior bene religioso-sociale della nostra cara patria.                                                                                                                                                    
R.

Chi c'indirizza questa relazione premette che "è sbiadita e certo non corrispondente al contento e giubilo che ci portò S.A. in questi dì"; e anche questo è buono saperlo.
Un altro ci scrive che "il giorno 4 corr. hanno avuto l'onore di un solenne pontificale; cui seguì un pranzo nella canonica parr. (con intervento del sig. Capo Comune e di tutto il clero della parrocchia) rallegrato da un brindisi a S. Altezza, il quale vi corrispose brindando calorosamente a S. Santità Leone XIII e a tutti i convitati.

Nessun commento:

Posta un commento