"Bollettino C.P.A.", 28 ottobre 1891 (raccolti agricoli, stagionatura grano turco, fiere bovine e tori da razza)
S. Croce, 28 ottobre. - Dulcis in fundo e precisamente possiamo ringraziare il Dator d'ogni bene che siamo arrivati in fondo all'autunno colla bocca dolce cioè con un raccolto generale soddisfacente nei vari rami della nostra produzione agricola. I foraggi furono buoni e bene stagionati, tranne qualche partita di terzuolo di questi ultimi dì piovosi; ma a compenso abbiamo la temperatura in permanenza a 10 R.° al mattino che ci fa conservare le foglie degli alberi ed in ispecie del gelso in tale stato da raccoglierne con buon esito per cibo prelibato dei nostri bovini. I frumenti diedero le sei (6) sementi, il grano turco poi superò la media annuale e riuscì maturo benissimo. Ora spetta all'aria ed al sole lo stagionarlo per farlo privo dei germi pellagrosi, unico modo di stagionare igienicamente. Il farlo al forno, come si fa da qualcuno qui per necessità, ed altrove per progresso di scienza, è cosa dannosa per l'igiene perché così vien facilitata la pellagra. I bovini di bella razza e di giuste forme si pagarono ancora benino nelle ultime fiere; gli allievi perfetti furono già smaltiti ed ora si pensa a riprodurne di altri pel prossimo anno. Pare impossibile come si stenta a generalizzare i buoni riproduttori, quando si vedono le differenze dagli allievi sia nelle forme come nel prezzo. Quanti comuni o non s'interessano punto, o lo fanno con spilorcia economia quando si tratta della provista di un buon toro da razza. Alla fine d'anno od entrano o vanno alla malora le centinaia di marenghi per questo, e le solerti rappresentanze comunali ed altri più su, non se ne danno per intesi. Ma c'è il Consorzio che ci pensa.., Si, ma non può operare quando i fattori competenti mettono i traversi alle ruote, e nuotare contro corrente non fa buon stomaco; ma basti, se no il dolce, diventa tossico e quindi ad altra volta. Vostro
S. Croce, 28 ottobre. - Dulcis in fundo e precisamente possiamo ringraziare il Dator d'ogni bene che siamo arrivati in fondo all'autunno colla bocca dolce cioè con un raccolto generale soddisfacente nei vari rami della nostra produzione agricola. I foraggi furono buoni e bene stagionati, tranne qualche partita di terzuolo di questi ultimi dì piovosi; ma a compenso abbiamo la temperatura in permanenza a 10 R.° al mattino che ci fa conservare le foglie degli alberi ed in ispecie del gelso in tale stato da raccoglierne con buon esito per cibo prelibato dei nostri bovini. I frumenti diedero le sei (6) sementi, il grano turco poi superò la media annuale e riuscì maturo benissimo. Ora spetta all'aria ed al sole lo stagionarlo per farlo privo dei germi pellagrosi, unico modo di stagionare igienicamente. Il farlo al forno, come si fa da qualcuno qui per necessità, ed altrove per progresso di scienza, è cosa dannosa per l'igiene perché così vien facilitata la pellagra. I bovini di bella razza e di giuste forme si pagarono ancora benino nelle ultime fiere; gli allievi perfetti furono già smaltiti ed ora si pensa a riprodurne di altri pel prossimo anno. Pare impossibile come si stenta a generalizzare i buoni riproduttori, quando si vedono le differenze dagli allievi sia nelle forme come nel prezzo. Quanti comuni o non s'interessano punto, o lo fanno con spilorcia economia quando si tratta della provista di un buon toro da razza. Alla fine d'anno od entrano o vanno alla malora le centinaia di marenghi per questo, e le solerti rappresentanze comunali ed altri più su, non se ne danno per intesi. Ma c'è il Consorzio che ci pensa.., Si, ma non può operare quando i fattori competenti mettono i traversi alle ruote, e nuotare contro corrente non fa buon stomaco; ma basti, se no il dolce, diventa tossico e quindi ad altra volta. Vostro
Rustico.
Il documento con il quale venivano stabiliti 4 mercati d'animali a Ponte Arche. Il decreto riveste particolare importanza poiché è uno dei primi documenti che nomina la località di Ponte Arche |
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